Per dare corpo alle visioni servono le idee, le persone giuste che le interpretino e le sappiano concretizzare, ma servono anche le risorse economiche. Le politiche di riduzione del debito comunale dovranno necessariamente essere proseguite, ma sarà fondamentale operare al recupero non solo delle risorse pubbliche messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione Piemonte, ma anche attivando meccanismi di partnership pubblico-privato e ripensando in modo virtuoso ed efficace (a beneficio del territorio) il rapporto con le Fondazioni bancarie, il cui contributo al rilancio di Torino è e deve continuare ad essere centrale, affinché – nel totale rispetto della loro indipendenza che rappresenta una garanzia per l’intero sistema – aiutino i programmi di sviluppo e rilancio economico della Città. In questo senso la programmazione dei fondi europei, il Recovery Fund e, più in generale, il piano per la ripresa europea Next Generation EU sono una grande opportunità. Mai come in questa fase storica le risorse possono essere disponibili, a condizione che vi sia la credibilità e la competenza di chi propone i progetti ed una coesione politica e territoriale trasversale intorno al loro sviluppo. In questo quadro è fondamentale individuare ed affiancare alla squadra di governo figure dedicate e specializzate.